La rivoluzione della sanità passa dalla Blockchain
Il futuro della sanità guarda alla Blockchain. Decentralizzazione, trasparenza, sicurezza e immutabilità, caratteristiche chiave di questa tecnologia, sono i pilastri su cui si fonderanno i Servizi sanitari nazionali di domani. E l’Italia può e deve essere tra le prime nazioni a dare questo tipo di risposta ai propri cittadini.
Temi al centro dell’evento “Blockchain in Sanità: opportunità e prospettive”, che si terrà giovedì 21 febbraio presso la Sala Isma del Senato. «Le straordinarie potenzialità della tecnologia Blockchain in ambito sanitario – ha affermato il Senatore Pierpaolo Sileri presentando l’iniziativa – possono aprire nuovi scenari e soprattutto prospettive e opportunità, come appunto si prefigge questo appuntamento già nel suo titolo. Penso, ad esempio, alla certificazione della formazione ECM a garanzia della professionalità degli operatori e al contempo della necessaria trasparenza nei confronti dei pazienti».
In questa occasione Consulcesi Tech illustrerà la sua innovativa visione del settore, presentando progetti basati proprio sulla “catena dei blocchi”. Prenderanno parte all’incontro Pierpaolo Sileri, Presidente della XII Commissione “Igiene e Sanità” di Palazzo Madama; Fabio Massimo Castaldo, Vicepresidente del Parlamento Europeo; Andrea Tortorella, Link Campus University – Osservatorio Blockchain; Pierangela Totta, Direttore Scientifico di Futura Stem Cells; Massimo Tortorella, Presidente di Consulcesi Tech; Monica Costantini e Carlo Maria Medaglia della Link Campus University; Sergio Liberatore, General Manager IQVIA; Marco Bellezza, Consigliere giuridico del Vicepresidente del Consiglio Luigi Di Maio; Charles Scerri, della Charles Scerri & Associates.
Il nostro Paese ha uno dei Servizi sanitari migliori al mondo nonostante una serie di mancanze e di criticità che ne mettono costantemente in crisi la tenuta: tagli alle risorse, mancanza di personale, turni massacranti, difficoltà ad accedere ai corsi di laurea e a quelli di specializzazione. Ma sono proprio questi problemi a fare del nostro Paese il terreno più fertile per testare, utilizzare e perfezionare questo tipo di innovazione.
«L’Italia deve essere capofila di questa rivoluzione tecnologica – sottolinea Massimo Tortorella, Presidente di Consulcesi Tech –. Per rispondere al meglio ai bisogni dei pazienti è necessario conoscere bene le loro necessità. Ciò può essere fatto attraverso indagini sanitarie verificate, con dati a prova di fake news».
Dall’ingresso all’Università ai corsi di formazione continua, dall’integrità dei dati del paziente alla cartella clinica, dalla filiera del farmaco alla supply chain fino ad arrivare ai token per la conservazione degli organi. Per non parlare delle survey dedicate alla salute, delle indagini sull’adeguatezza delle prestazioni sanitarie e dei questionari in materia di polizze assicurative, che con la Blockchain potranno essere affrontati ottenendo risposte verificate e quindi utili a migliorare concretamente i servizi offerti ai cittadini.
“L’implementazione della Blockchain – spiega Sergio Liberatore, General Manager IQVIA Italia – è sempre più urgente per chi gestisce dati così sensibili come quelli clinici. Sempre più si parla della potenziale violazione da parte di hacker nel settore sanità. IQVIA, il provider globale di dati in ambito sanitario, tecnologie innovative, consulenza e servizi di ricerca clinica, è una delle aziende che sta lavorando di più in questo senso e ritiene che la Blockchain possa essere una tecnologia fondamentale nella protezione della privacy del paziente“.
“La Sanità si conferma campo privilegiato per l’applicazione della Blockchain -conclude Andrea Tortorella, Vicepresidente dell’Osservatorio Blockchain Link Campus University e CEO di Consulcesi Tech – e lo dimostrano i tanti progetti all’insegna dell’innovazione che stiamo portando avanti e che sono destinati a cambiare per sempre il sistema Healthcare”.